La vera storia di San Martino
San Martino è il santo patrono di Piove di Sacco e la festa in suo nome è una ricorrenza molto importante per tutti
“Il dolce di San Martino è un omaggio alla storia”
Il culto di San Martino ha origini molto antiche. Per comprendere quest’antica festa che si celebra l’11 novembre bisogna ricordare la vita del santo e la famosa leggenda che si lega al suo nome.
La vera storia di San Martino
San Martino nacque attorno al 317 in Sibaria, in una città di quella che oggi conosciamo come Ungheria. Venne chiamato Martino, con significato di “Piccolo Marte”, in onore del Dio della Guerra. Il padre era infatti un veterano e il destino del Santo era già deciso fin dalla tenera età: avrebbe fatto carriera nell’esercito.
Quando Martino era ancora un bambino, la famiglia si trasferì a Pavia, dove il Santo venne educato e, a soli 15 anni, entrò a far parte dell’esercito come addetto alla ronda notturna e all’ispezione dei posti di guardia.
La leggenda di San Martino
Era l’11 novembre, un giorno piovoso e freddo tanto che Martino galoppava sul suo cavallo ricoperto dal mantello. A un certo momento Martino incontra sul suo cammino un vecchio coperto di pochi stracci, barcollante e infreddolito. Martino vuole aiutarlo ma non ha né denaro, né una coperta da offrirgli e così prende il suo mantello e con la spada lo taglia a metà donandone una parte al vecchietto.
Il dolce di San Martino
Nel piovese è usanza preparare il dolce di San Martino, un biscottone di pasta frolla con la forma del Santo con la spada a cavallo.
La nostra ricetta richiama la tradizione: ci è stata tramandata dal nonno Oreste, perfezionata in più di 50 anni. Il nostro San Martino rispecchia la semplicità per esaltare i profumi e il gusto della leggera pasta frolla e lo decoriamo con codette di zucchero colorate o lo ricopriamo di goloso cioccolato al latte o fondente.
L’estate di San Martino
Il Italia il culto del Santo coincide con la cosiddetta estate di San Martino, fenomeno meteorologico all’inizio di Novembre che si manifesta solitamente con giorni sereni di alta pressione.
Si dice che poco dopo del generoso gesto di Martino, il clima si riscalda e dalle nuvole spunta un sole radioso. Ecco l’estate di S.Martino, come ancor oggi vengono chiamate le belle giornate di novembre. Giunta la notte Martino sogna Gesù che con il mantello in mano lo ringrazia per quel gesto di compassione.
Curiosità legate a San Martino
San Martino è protettore degli albergatori, fanti, forestieri, cavalieri, fabbricanti di maiolica, militari, mendicanti, osti, vendemmiatori, viticoltori, sarti, sinistrati e oche.
È patrono di Piove di Sacco.
La tradizione popolare l’ha trasformato anche in “Santo dei Cornuti”. Infatti nella mitologia latino-romana il Dio della guerra Marte divenne l’amante di Venere, Dea della bellezza. I due amanti furono sorpresi da Vulcano, Dio del fuoco e marito di Venere. Furente Vulcano rinchiuse i due amanti in una rete di ferro per mostrare a tutti gli Dei il torto subito e averne comprensione. Gli Dei però, invece di sostenerlo, lo derisero e il povero Vulcano ci rimase ancora più male. Forse da questo mito deriva anche il detto: “cornuto e mazziato”.
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